“La natura non ammette scherzi. Lei è sempre vera, sempre seria. Ha sempre ragione. Gli errori vengono sempre commessi dagli umani. (Goethe).”
Il Ginkgo biloba , definita da Darwin un “fossile vivente”, è una pianta originaria dell’Asia centrale comparsa milioni di anni or sono.
Ti sei mai chiesto perché il Ginkgo Biloba, questa meravigliosa e indistruttibile pianta, sia stata in grado di sfidare il tempo nonostante gli errori e le follie assassine dell’uomo?
Per quale motivo il ginkgo viene considerato un fossile vivente? È sopravvissuto, immutato per 270 milioni di anni. Attualmente, alcuni esemplari hanno addirittura più di 2.500 anni.
Del Ginkgo non siamo a conoscenza di alcuna malattia, né batterica né virale. Nessun insetto lo attacca. Resiste persino dall’intensa radioattività, come dimostrato dalla sua sopravvivenza nel cuore del centro di Hiroshima nell’agosto 1945.
Qual è il suo segreto?
Piuttosto che chiedere ad una scienza (troppo specializzata) che realizza imprese spettacolari ma spesso inutili o non sfruttabili, non credete che sia ora di prestare attenzione ai messaggi che la natura ci manda? Perché la natura “comunica”! Ma gli scienziati non vogliono ascoltare.
“È una cosa triste pensare che la natura ci ha parlato per migliaia di anni e che l’umanità non ascolta.” (Victor Hugo)
E sì, il ginkgo biloba ci parla, proprio come una moltitudine di piante altrove.
Bene, ascoltiamolo e capiamolo e chiediamogli di insegnarci l’arte di difendersi, al meglio. Le nostre difese personali certamente esistono: la prova è che fino ad ora resistiamo ancora.
Ma per quanto tempo? Il nostro sistema immunitario non è più sufficiente. Inquinamento di ogni tipo, malattie, guerre, stupidità umana ecc… quindi, riflettiamo e ascoltiamo cosa ci racconta il GINKGO BILOBA, questo albero sacro, valutato in passato ben 40 corone (un prezzo esorbitante per una pianta del 1600).
Quando lo esaminiamo, il ginkgo sembra un albero come tanti altri.
I suoi “segreti” sono piuttosto da trovare nei costituenti dei suoi semi, dei suoi frutti, della sua corteccia e delle sue foglie che cercheremo e analizzeremo.
I flavonoidi sono apprezzati per le proprietà antiossidanti, in grado di contrastare i radicali liberi. I semi invece hanno una parte esterna commestibile e da diversi secoli i mercati orientali, vendettero, e vendono ancora, semi e polpa del ginkgo per curare i parassiti intestinali.
Ma il segreto, se c’è, è ben altro: sono i tanti potenti antiossidanti che come detto, si trovano in particolare nelle sue foglie, i cui estratti naturali vengono oggi impiegati anche per realizzare efficaci integratori alimentari che si assumono per via orale.
Ricorda che se decidi di ricorrere ad un integratore, è sempre bene orientarsi su prodotti di qualità (e possibilmente) acquistati direttamente dal produttore o presso rivenditori seri ed affidabili.
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