Nonostante il caffè d’orzo non sia tra i più consumati in Italia, in realtà è una bevanda che ha moltissime proprietà benefiche. L’origine di questo prodotto si fa risalire alla seconda guerra mondiale: in quella situazione complicata, il prezzo del caffè classico era aumentato a dismisura, tanto da diventare inaccessibile per la maggior parte delle persone.
Questo si dovette all’embargo che seguì la guerra in Etiopia, e quindi si decidette di creare un sostituto semplice da produrre e più economico. L’orzo è quasi sicuramente la pianta più antica che l’uomo primitivo iniziò a coltivare circa diecimila anni fa.
Gli antichi greci e gli antichi romani la utilizzavano come alimento base della propria dieta, ma questo cereale andò via via perdendo di valore con la scoperta del frumento e del mais. Ma perché il caffè d’orzo è tanto diffuso? Principalmente per la totale assenza di caffeina, e prima della comparsa di caffè decaffeinato era l’unica alternativa valida al caffè tradizionale. Proprietà del caffè d’orzo.
Sebbene la sopracitata assenza di caffeina è una delle proprietà del caffè d’orzo che ne hanno determinato i, successo commerciale, non bisogna dimenticare i molti altri benefici per la salute che comporta il consumo regolare di questa bevanda. D’altronde, se dovessimo attribuire una possibile scelta solo all’assenza di caffeina, potremmo scegliere altre varietà, come l’arabica ad esempio.
Di fatto, si sa che assumere regolarmente l’orzo tostato nei differenti processi (come una decottura nel caso di una preparazione analoga al caffè normale, o semplicemente sciogliendo la polvere solubile in acqua calda) si favorisce il controllo degli zuccheri nel sangue.
Quindi, per quanto riguarda l’orzo, effetti collaterali non ne possiede per chi soffre di diabete. L’assenza di colesterolo inoltre, fa sì che l’orzo sia la bevanda più adeguata per le persone che soffrono di problemi alimentari o relazionati al metabolismo.
Oltre alle proprietà antinfiammatorie e antisettiche che caratterizzano questo cereale, non devono essere dimenticati i suoi benefici digestivi e l’effetto antiossidante.
A differenza del caffè tradizionale, c’è da ricordare che l’orzo possiede un effetto benefico in quanto alla regolazione delle funzioni intestinali, dimostrando di essere un’arma vincente per coloro che lottano quotidianamente con la stitichezza. La presenza di ferro nel cereale d’orzo lo rende la bevanda ideale per le persone anemiche, senza contare l’apporto di sali minerali.
Grazie alla presenza di fibre al suo interno, è in grado di ristabilire la salute del tratto gastrointestinale: aiuta a depurare il corpo dalle tossine e stimola la digestione.
Possiede un effetto positivo anche sul sistema endocrino: quando viene assunto con regolarità può regolare gli ormoni, stabilizzare lo stato d’animo e, in alcuni casi, aiuta persino a perdere peso (se una persona possiede problemi di sovrappeso a causa di uno squilibrio ormonale). Il caffè d’orzo contribuisce anche all’attivazione del metabolismo e possiede un effetto tonico: contiene vitamina A, B, D, E. Ultimo ma non ultimo, aiuta anche a regolarizzare il sistema cardiovascolare: se possiedi dei problemi con i processi di formazione di sangue, dovresti valutare di includerlo nella tua dieta quotidiana.
Valori nutrizionali
Se ci concentriamo nello specifico nelle sostanze contenute in questo tipo di bevanda, possiamo calcolare che in 100 grammi di caffè d’orzo puro (e non preparato) sono presenti
- 80 grammi di carboidrati
- 5 grammi di proteine varie
- 3 grammi di lipidi
- potassio, fosforo, calcio, ferro e zinco
Tutto per un apporto calorico di circa 340 chilocalorie. Senza dubbio, per preparare un solo caffè se ne utilizzano circa 15 grammi, insieme a 200 millilitri di acqua, che equivalgono circa a 50 chilocalorie.
Grazie alla sua natura più salutare del caffè classico, si raccomanda di bere caffè d’orzo al suo posto, durante la gravidanza. In questa fase delicata della vita di una donna, bere caffè tradizionale potrebbe addirittura causare aborti o problemi nella crescita del feto. Anche in questo caso, il consumo moderato di caffè d’orzo può essere una valida alternativa per coloro che non vogliono privarsi di questa bevanda calda.
Abbiamo parlato di moderazione di proposito, dal momento che anche questo prodotto (in determinate condizioni) potrebbe essere rischioso per la propria salute fisica. Senza dubbio, per non compromettere gli effetti benefici del prodotto, si deve prestare molta attenzione anche a quanto zucchero ci si versa al suo interno. Ovviamente, si dovrebbe evitare per quanto possibile lo zucchero lavorato, così come gli edulcoranti artificiali. Si raccomanda invece l’utilizzo di miele, latte oppure zucchero di canna. Possiamo considerare anche la stevia come un medio stat virtus sicuro.
Il caffè d’orzo presenta delle controindicazioni?
Ovviamente, nonostante gli effetti positivi di cui abbiamo parlato precedentemente, bere troppo caffè d’orzo potrebbe essere pericoloso per la propria salute. Sebbene sia una bevanda con molte proprietà salutari energetiche, l’esagerazione può causare dei danni alla salute a causa della presenza di acrilamida. Si tratta di una sostanza tossica riscontrabile solitamente in tutti gli alimenti che sono stati sottoposti ad un processo di tostamento.
La polvere solubile contiene una percentuale ancora maggiore di questa sostanza: si raccomanda, in questo caso, di assumere solamente una tazza al giorno per non creare problemi di salute nel lungo periodo. Inoltre, il caffè d’orzo contiene glutine e proprio per questa ragione non è adatto a quelle persone che soffrono di malattia celiaca: in questo caso bisogna evitarlo completamente.
Conclusioni
A fronte dei suoi numerosi benefici, il caffè d’orzo è molto più di un semplice sostituto del caffè classico. A dire la verità, ha poche proprietà in comune con questa bevanda, se non fosse per una leggera somiglianza del gusto.
L’assenza di caffeina e le pochissime controindicazioni hanno fatto di questa bevanda un prodotto salutare, adatto praticamente a qualsiasi tipo di persona. Dobbiamo però dire una cosa su questo: le percezioni personali entrano in gioco in questo caso, e c’è ben poco da fare.
Gli amanti di un sapore intenso del caffè, spesso non trovano il sapore dell’orzo tanto piacevole. Questo si deve al fatto che sono due prodotti molto diversi, sebbene la preparazione sia analoga. La differenza tra la pianta del caffè e quella dell’orzo, di fatto, si traduce in sapori completamente diversi che hanno molto poco a che vedere l’una con l’altro. Come in ogni cosa, quindi, si consiglia di non esagerare: in medio stat virtus, dicevano i latini.
Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo con i tuoi amici!.
Le immagini degli articoli sono offerti da Pixabay e Pexels.com. Questo sito aderisce al programma affiliazione Amazon. Potremmo percepire una piccola commissione se effettuerai un'acquisto.
Categorie
- In Evidenza 15 Posts